martedì 14 giugno 2011

Mostra Fotografica sulle Vie del Sale


Domenica 12 Giugno, presso il Castello Costa del Carretto di Garlenda, inaugurata mostra "Alla riscoperta delle antiche Vie del Sale" (che sarà visitabile sino al 19 giugno) a cura del Circolo Artistico “Amici nell’Arte” e Renato Bonfanti.

In una mattinata fresca e soleggiata, con qualche "fotogenico" nuvolone a fare da cornice sullo sfondo, il Castello si è animato piano piano, con organizzatori tutti indaffarati e i primi curiosi turisti pronti a godersi una bella giornata di sole, musica, natura e buon mangiare!

Mentre nelle cucine infervorava il lavoro per preparare l'aperitivo di benvenuto, al piano superiore una lieve musica sfiorava i lavori esposti in attesa dei primi visitatori.


Che la giornata abbia inizio!!I visitatori iniziano ad arrivare, chi solo per ammirare la mostra, chi pronto ad una lunga camminata per le Vie del Sale e chi per una leggera escursione tra sapori tipici, spazi musicali e natura.


Ecco alcuni scorci che si potevano ammirare nell'escursione breve, sulle Vie del Sale di Garlenda:











Dopo la camminata si torna al Castello, il quale nel frattempo si è animato, il parcheggio si è riempito e troviamo un sacco di gente che vaga per il giardino, gustando la merenda e il fresco, gente che gira per i corridoi, ammira le opere, sfoglia volantini e ritrova vecchi amici per qualche sana chiacchera.


A breve inizieranno le danze presso Parco San Rocco, dove possiamo ammirare la maestosa quercia secolare (dichiarata monumento nazionale), quindi ci spostiamo con Laura e andiamo a gustarci la buona musica e i balli occitani; l'allegria è nell'aria, danze, sorrisi, e un buon fritto misto per riprendersi dalle fatiche della giornata!









Dopo esserci gustate i balli e le risate torniamo al castello pronte a sentire il convengo di Renato sulle Antiche Vie del Sale.






Antiche Vie del Sale

Sono ben 25 i comuni dell’entroterra imperiese, savonese e piemontese  costituiti in una Associazione che porta il titolo della prima iniziativa congiunta ‘Antiche Vie del Sale – Strade del Mare’. Obiettivo della neonata Associazione, promuovere un percorso comune a tutta l’area che spazi dalla cultura, all’enogastronomia, al turismo. Studiosi di grande livello nazionale riuniti, dunque, in un meeting per inaugurare una nuova era di collaborazione tra enti locali per  rivalutare oggi, alla luce di una storia millenaria, percorsi paesaggistici per un turismo meno consueto. La presa di coscienza per molti comuni liguri e piemontesi di condividere un grande patrimonio culturale comune è stimolo a stringere legami, a rigenerare identità e senso di appartenenza. La Via del Sale è ora un´Associazione di Enti Locali che intende realizzare uno strumento operativo per lo sviluppo sociale, economico e turistico del territorio.”

Un patrimonio culturale comune  formato nei millenni dal passaggio, e dall’incontro, di pastori, commercianti, mulattieri e pellegrini sulle grandi direttrici storiche, come le Antiche Vie del Sale e, più in generale, lungo le Strade del Mare che fecero del territorio ligure, provenzale e piemontese una terra di passaggio tra il Mediterraneo e l’Europa continentale. Non una linea, non una singola direttrice viaria, ma un’area organica legata dalle molteplici relazioni prodotte dalle comunicazioni tra Mediterraneo ed Europa Continentale. 


“Sin dai tempi più remoti il sale è entrato nell’alimentazione umana e vi è divenuto essenziale, se non indispensabile, spiega Pier Maria Giusteschi Conti, partecipante alle Vele d´Epoca e storico dell´Università di Parma – per questo la sua produzione,  commercio e  trasporto sono precocemente organizzati.  Nel mondo romano, infatti, il sale è monopolio dello stato, che dalla prima età repubblicana perdura sino alla dissoluzione dell’Impero”. Merce di scambio fin dall’antichità  il sale, detto anche ‘l’oro bianco’ per il suo valore, aveva un ruolo centrale anche nella conservazione degli alimenti . “L’uomo fin dall’antichità ha escogitato tre metodi principali: l’essicazione al sole, l’essicazione per affumicatura e la salatura – spiega la prof. Anna Arnoldi, del Dipartimento di Scienze Molecolari  Agroalimentari dell’Università di Milano -  Quest’ultima tecnica è particolarmente valida, perché il rapido allontanamento dell’acqua impedisce lo sviluppo dei microrganismi in modo efficace. Inoltre, il sale dà ottimi risultati anche da un punto di vista organolettico. Tra gli alimenti conservati per mezzo del sale ricordiamo i salumi e i formaggi, per i quali il nostro paese vanta prodotti di grandissima eccellenza, il pesce (in Liguria c’è un’antica tradizione di conservazione delle acciughe sotto sale), le olive, i lupini, i capperi, e tanti altri.”

Fonte: Perle della Liguria